mercoledì 29 maggio 2013

Argentina El Calafate

Da Buenos Aires parto per El Calafate. Il volo interno parte dall'aeroporto di Newberry, più piccolo dell'Ezeiza e soprattutto molto vicino al centro, circa 15 minuti dalla Recolleta. Dopo due ore e mezzo di volo comincia l'atterraggio e ti sembra davvero di arrivare in mezzo al nulla. Solo un lago gigantesco e colline brulle tutto intorno. Esci dall'aeroporto e la sensazione continua, sarà che arrivavo dal caos di Buenos Aires ma avevo davvero la sensazione di avere spazi enormi a mia disposizione.Prendo un taxi per andare alla guest house che avevo prenotato. Il taxi (15 minuti circa) costa 140 pesos dall'aeroporto alla città e 100 pesos nella direzione opposta. El Calafate è una piccola cittadina, o meglio il centro cittadino è piccolo. Infatti il comune si estende per diversi kilometri quadrati, molti dei quali sono disabitati. Attenzione quindi quando si prenota l'albergo, si rischia di essere a 10 kilometri dal più vicino ristorante o bar, e da quel che ho potuto vedere, di taxi non ce ne sono molti. L' Osteria Heinen dove ho soggiornato è piccolina e circa a 300 metri in linea d'aria dal centro. Sottolineo in linea d'aria in quanto è in cima ad una salita sterrata e ripida, sicuramente non comodissima da affrontare. Comunque è uno dei pochi posti in Argentina dove non mi sono sentito derubato: 35€ con colazione per una camera a wi-fi libero. La colazione non era un granchè, ma sicuramente adeguata alle mie esigenze, il personale, sebbene non parlasse un inglese perfetto, si è sempre dato da fare per aiutarmi, davvero cordiali.






Appena arrivato mi affretto a prenotare un day trip per il Perito Moreno che era il motivo vero di questa tappa.
Prenoto con l'agenzia Mundo Austral 250 pesos esclusa l'entrata al parco nazionale che, ho imparato, in Argentina si paga sempre a parte in questo caso 170 pesos.
L'escursione è piacevole, si parte alle 9.30 e si ritorna alle 16.30. Si arriva al Perito Moreno, poi chi vuole può fare il giro in traghetto che ti porta fino a poche centinaia di metri dal ghiacciaio, il prezzo è 90 pesos. Se devo essere sincero l'escursione in barca non è memorabile, ma visto il prezzo contenuto, la consiglio.


Poi si va al punto di osservazione del ghiacciaio. Un tragitto fatto di scale ringhiere e balconi che offrono ogni volta uno scorcio diverso su questa meraviglia. Mi è capitato poche volte di fermarmi in silenzio a guardare lo spettacolo della natura davanti a me: in Laos di fronte al Mekong, in Vietnam ad Halong Bay e poi qua, davanti a questa mole di bianco, azzurro, blu elettrico. Il Ghiacciaio non è solo vista, non è solo vento freddo sul viso, è anche rumore, rumore di pezzi che si staccano e cadono in acqua.
Una volta tornato a El Calafate decido di godermi il famoso piatto locale cordon patagonico (agnello patagonico). Scelgo il ristorante più vicino all'albergo e si rivela una scelta superazzeccata, gran cena, gran vino, torno a letto proprio contento.
Il giorno dopo si parte per Ushuaia!



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