sabato 26 aprile 2014

Colombia 2014


Anche quest'anno comincia con un viaggio in Sudamerica. Avevo voglia di sole, culi da sogno e Rum.




Sole
Rum
Culi da sogno




 Essendo già stato a Cuba anni fa, la scelta è caduta sulla Colombia. Certo un'offerta dell'Iberia 590€ andata e ritorno da Bologna ha aiutato molto. Parto appunto un sabato mattina alle 7 da Bologna per Madrid ed alla mia consueta richiesta di un posto lato corridoio, mi sento rispondere che con la mia tariffa non potevo scegliere il posto e il sistema mi aveva assegnato un posto lato finestrino. Avrei potuto cambiare pagando 34€: non se ne parla. Da Bologna a Madrid si vola con l'aer Nostrum la compagnia regionale dell'Iberia. Il volo fino  Bogota, nonostante il lato finestrino è piacevole, i sedili non sono troppo stretti. Arrivato, prendo un taxi (circa 7€ per 40 minuti di corsa) e me ne vado in albergo: sono le 17 ed ho tutta la serata a disposizione. Alloggiavo all'hotel Excelsior, un buon tre stelle a pochi metri dalla zona Rosa che corrisponde alla zona commerciale piena di shopping malls, ristoranti ecc. Naturalmente è anche la zona più cara. Cominciano le sorprese: l'hotel invece della camera standard che avevo prenotato mi assegnano una suite con tanto di cucina. Evidentemente cercavano recensioni positive su booking cosa che hanno ottenuto. Il personale dell'albergo è cortese ma mi rendo subito conto che l'inglese da queste parti è uno conosciuto e che avrei dovuto arrangiarmi col  mio "itanol".


Comunque, una volta lasciati i bagagli, decido di uscire per bere una birra locale, chiedo informazioni al portiere e mi conferma che la zona Rosa è vicina. Esco dall'hotel, evito un primo venditore di orologi, salto uno che mi voleva vendere sigarette, un altro che mi voleva vendere delle Nike, uno che me le voleva fregare dai piedi e finalmente raggiungo il primo ristorante. Un Bistro francese mi siedo, chiedo una birra e mi sento rispondere: senor no es posible por la ley seca. Io: la ley che?? E il cameriere mi spiega che l'indomani si sarebbero tenute le elezioni nazionali, quindi dopo le 18 niente alcohl in città. Pazienza prendo del camambert al forno e del pollo, tutto buono ma un po caro: circa 35€.
Al mattino mi sveglio, colazione che non è niente di eccezionale e poi parto alla volta dei musei dell'oro e Botero. Arrivo al museo dell'oro e un poliziotto: cerrado election day. Provo con Botero: stessa storia. Capisco che non potrò fare granchè e mi dedico ad un giro  piedi per il quartiere storico della Candelaria.
Il giorno dopo parto per Cartagena. Un'ora di volo e si passa dai 15 gradi di Bogota ai 35 della caraibica Cartagena.
A Cartagena ho alloggiato presso l'hotel Casa de los Puntales, la posizione è ottima in pieno centro storico però la struttura è vecchia e le camere al secondo piano sono davvero scomode in quanto le scale sono ripide e non c'è nessun ascensore(prezzo circa 65€ con coazione). Cartagena è davvero bellina, la parte coloniale ricorda un pò Trinidad a Cuba però, a differenza di Trinidad, il centro di Cartagena offre una passeggiata sulle mura che danno direttamente sul mare. Consiglio la passeggiata dal centro fino a Bocagrande che è la zona moderna in cui ci sono le prime spiagge attrezzate. C'è un piccolo museo dell'Inquisizione che vale la pena visitare anche per prendere una pausa di aria condizionata dal caldo del giorno.Da non perdere, sebbene caro, un drink al Cafe del mar al tramonto, meglio andare entro le 17 se si vogliono trovare liberi i tavoli che danno sul mare.

centro storico

centro storico

Museo Inquisizione

Cafe del Mar
L'unico ristorante che mi sento di consigliare è anche esso abbastanza costoso, il pesce però è freschissimo e c'è un'ampia scelta di ricette caraibiche: La Cevicheria. Le mura della città, costruite nel passato per difendersi dagli attacchi dei pirati fra i quali il famoso Francis Drake, oggi ospitano i ragazzi locali che si rendono una pausa dal sole nelle feritoie.

Gamberi

Insalata di aragosta
L'ultimo giorno a Cartagena ho deciso di dedicarlo interamente al mare.Bisogna dire che il mare, sebbene sia il mar dei Caraibi non è la tavola azzurra che ci si potrebbe aspettare. Cartagena è infatti un'ottima meta per i Kyte surfers in quanto ventilata. Ad ogni modo a me il mare incazzato piace, per cui non ho avuto problemi. Se si vuole trovare gente la spiaggia giusta si chiama Holliwood, ottima meta sia per singles sia per gay.Il boss della spiaggia tenerà di vendervi un po' di tutto...a voi cosa comprare. Ho apprezzato il fatto che una volta elencato il menù non si è messo ad insistere. Il giorno dopo si parte per Medellin con ustioni un po' su tutto il corpo. L'aeroporto di Medellin è a cira un'ora dalla città, il tragitto in taxi è costato 66 pesos. Che dire? Sono venuto a Medellin un po' per la fama del suo passato dovuta al famoso cartello un po' per quella del suo presente dovuta alla leggenda che qui abitino le donne più belle della Colombia. Per quanto riguarda il passato si puo' solo rimanere delusi, infatti Medellin è stata la prima città in Colombia dove ho visto gli hotels tenere la porta aperta. A bogota erano chiusi a chiave e a Cartagena avevano persino le sbarre all'entrata. Ho alloggiato presso l'hotel Lincoln che si è rivelato essere un'ottima scelta in quanto situato sulla Avenida 70 che è una strada piena di locali. A Medellin ho potuto finalmente visitare il museo con una grande collezione di lavori di Botero. Il Museo de Antioqia si trova vicino al parque Berrio che è la piazza principale della città. Tra parque Berrio e il museo de Antioqia c'è una piccola piazza piena di sculture di Botero chiamata infatti, plaza de las esculturas.
Museo de Antioqia

La serata l'ho passata mangiando parrillas e bevendo birra Club Colombia in giro per la avenida 70. Il giorno dopo, domenica, decido di andare al giardino botanico. Non è lontano dalla avenida 70, una decina di minuti di taxi. L'ingresso è gratuito e si passa qualche ora al verde tra orchidee, farfalle e iguana. La sorpresa è che il parco è pieno di ragazzi che preferiscono passare stare al verde ascoltando la storia delle varie piante piuttosto che chiudersi in un centro commerciale. All'interno del guardino c'è anche una zona riservata alle farfalle.








Prima di pranzo decido di andare a vedere il Pueblito paisa che altro non è che un meratino mascherato da piccolo villaggio andino, buono per passare un'oretta e fare l'ultimo shopping prima di partire.


Non mangiando verdura da un po', decido di andare a provare un ristorante italiano nella zona rosa di Medellin che sarebbe parque lleras. Il parco non è male, si possono fare delle belle passeggiate ed è circondato da locali e ristoranti alla moda. Scelgo il ristorante La esquina de italia che si rivelerà tutto tranne che italiano. L'antipasto di verdure consiste in un po' di verdure sotto olio. Ma il piatto forte sono le penne al prosciutto composte da uno strato di penne scotte, uno strato di parmigiano e, ciliegina sulla torta, fette di prosciutto crudo sul tutto. Il giorno dopo riparto per Bogota usando questa volta la Lan che si rivela un'ottima scelta in quanto gli aerei sono nuovi come quelli dell'Avianca ma i voli costano almeno un 10% in meno.
Penne al prosciutto


Nella mia ultima serata a Bogota mi concedo un massaggio e poi a letto presto in quanto volevo utilizzare l'ultima mattinata per vedere il Museo dell'oro, il quale in effetti merita una visita, hanno una collezione di oggetti in oro di età precolombiana davvero impressionante.




Alle 18,30 si riparte per l'Italia con stop a Madrid, dove, appena arrivato vengo fermato da due agenti che mi prendono il passaporto e mi "invitano" a seguirli in una sala dell'aeroporto dove aprono il mio trolley, me lo fanno svuotare e cercano doppi o tripli fondi per una decina di minuti. Poi una volta che decidono che non c'era droga, il più giovane dei due mi guarda e: y??? Como son esta mujer Colombiana??? Se dice que estan muuuy caliente!!! E io con le gambe ancora tremanti per la per la perquisizione: todo el mundo es pais.