Mi sto ancora ponendo la domanda: perché? Che bisogno ho di aprire un
blog, quando parlo già dei miei viaggi in altri siti, sicuramente ben
più visibili di questo piccolo spazio? Innanzi tutto perché non ho
intenzione di parlare solo di viaggi, o almeno non solo di spostamenti
fisici ma, più o meno di qualsiasi cosa mi passi per la mente. Visto che trascorro gran parte del tempo ad immaginarmi altrove, il viaggio, vien da
sè, la farà da padrone. Ho 43 anni e fin da piccolo tormentavo i miei
per portarmi a vedere quel posto o quell'altro. Qualsiasi posto, anche a
pochi chilometri da casa andava bene. Durante il militare, ero sempre
volontario quando si trattava di fare il corriere, anche se significava muoversi con faldoni di carte probabilmente
inutili e aspettare ore prima che l'addetto di turno firmasse i vari
moduli, ad ogni modo era l'occasione di stare un giorno lontano dalla
caserma e senza divisa: abbastanza.
Ho studiato economia del turismo a
Rimini, l'ho fatto pensando di trascorrere la vita in viaggio, sognando di fare del viaggio il mio futuro: lavoro da 18 anni in un hotel che dista 200 metri da casa mia. Questo significa due cose: ho miseramente fallito il mio obiettivo, e mi occupo dei viaggi altrui. In questi 20 anni ovvero da quando ho cominciato a lavorare in albergo e da quando ho cominciato a viaggiare con una certa continuità il modo di muoversi e le aspettative dei turisti(non mi rompete con le distinzioni tra viaggiatori e turisti, le parole sono contenitori e nei contenitori ci vanno le cose non le persone) sono cambiati tantissimo. Si è passati dall'agenzia di viaggi di fiducia alla fiducia per emeriti sconosciuti che recensiscono su tripadvisor. Ci si sente tutti critici grazie a tripadvisor, ci si sente tutti chef grazie a masterchef: i famosi 15 minuti di celebrità per ognuno previsti da Andy Warhol, hanno preso piede pure nel settore viaggi.
In genere viaggio da solo, per tre ragioni:
- conosco poche persone che sopporterei durante un viaggio
- quando la maggior parte delle persone ha ferie io lavoro
- russo
Questo blog infatti vuole anche essere una testimonianza: si può partire da soli e spassarsela, la scusa nessuno vuole andare dove voglio andare io, o i miei amici non possono venire, è, appunto una scusa, una paura facilmente superabile. Per quanto riguarda il mio stile di viaggio, non ne ho, quando posso e ho voglia dormo in un cinque stelle e mangio aragosta, quando non posso o, semplicemente non mi va, dormo in una stamberga e mangio quello che offre il carretto per strada, come dicevo le categorie non mi sono simpatiche. Nelle descrizioni dei viaggi troverete dei link alle mie pagine su
virtualtourist servono a dare i dettagli del ristorante, bar o hotel di cui sto scrivendo.
...e come darti torto?
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