mercoledì 22 gennaio 2014

Istanbul & Giordania

Da qualche anno a questa parte cerco, insieme al mio compagno di viaggio Angelo di passare il Natale in paese dove il Natale, almeno teoricamente, non andrebbe festeggiato. L'impresa si è rivelata ardua se non impossibile in quanto oramai anche i paesi non cristiani festeggiano il Natale o quanto meno sono pieni dei suoi simboli tipo albero, palle ecc.
Quest anno abbiamo deciso di andare il Giordania. Io ero stato qualche ora all'aeroporto di Amman anni fa per uno stop over sulla via di Bangkok, ma mi era comunque rimasta la voglia di visitare quel paese.
Data un'occhiata ai voli, troviamo una tariffa decente (450€) con la Turkish airlines da Bologna, la cosa ancora più interessante era che quella tariffa non escludeva uno stop over e così decidiamo di fermarci una notte ad Istanbul, città che da anni avrei voluto visitare.
Naturalmente Istanbul merita più di una notte però, in un giorno e mezzo si può comunque avere un assaggio della città e delle meraviglie che ha da offrire.
La scelta dell'hotel si rivelerà ottima in quanto a due passi da Hagia Sophia, dal gran Bazar, dalle Cisterne e dalla Moschea Blu. Abbiam pagato 50€ per una doppia con colazione inclusa all' hotel Antea.


Moschea Blu

Hagia Sophia
Arrivati ad Istanbul alle 15, nonostante i molti commenti negativi sull'aeroporto di Ataturk, il check out è veloce e nel giro di mezz'ora prendiamo un taxi. Dall'aeroporto al quartiere di Sultanhamet  si impiegano circa 40 minuti e la tariffa è di 40/45 Lire Turche.
Fatto il check in e rimasti piacevolmente sorpresi dalla camera, andiamo a fare un giro e visitiamo la Moschea Blu. E' sempre aperta tranne durante le preghiere, l'entrata è gratuita e le scarpe non vanno depositate fuori come in altre Moschee ma messe in un sacchetto e portate all'interno.
Facendo un giro per il quartiere ci rendiamo conto che le attrazioni che volevamo visitare erano tutte a poche centinaia di metri dall'albergo. Per cena scegliamo un ristorante che ci era stato consigliato da amici che frequentano Istanbul da u po'. Non è vicino all'albergo e non è molto grande, quindi chiediamo alla reception di prenotare.
Il Cibillikapi si rivelerà un'ottima scelta. Ti portano una serie di Mezzè (antipasti mediorientali) tra le quali puoi scegliere, sono davvero mote ma non conviene esagerare perchè solo in un secondo momento arriverà il pesce. Altro vassoio con i pesci pescati in giornata: si sceglie il pesce e il metodo di cottura, noi abbiamo preso degli scampi, dei polipi(squisiti) ed una sogliola gigante. Finito il pesce scendiamo a pagare ma il titolare ci dice di tornare a sedere n attesa del dessert offerto dalla casa: una sorta di rema al cioccolato con pistacchio da leccarsi i baffi. Il conto, circa 80€ in due non è basso, ma il cibo era davvero buono e non banale.
Mezzè

Sogliola

Cibillikapi
Il mattino seguente, dopo la ricca colazione in albergo, cominciamo il giro della città.
Partiamo da Hagia Sophia e purtroppo scopriamo che è chiusa solo il lunedi..guarda caso, l'unico giorno a nostra disposizione. Andiamo allora al palazzo Topkapi a pochi metri dal museo, una breve visita, poi quando vediamo la fila enorme per entrare, decidiamo di lasciar perdere, in ogni caso srebbe impossibile godersi una visita con tutta quella folla: consiglio andate nel pomeriggio, tutto chiude alle 17.30.
Andiamo alla Basilica cisterne, sempre nel giro di poche centinaia di metri. Questa è probabilmente la sosta più emozionante della città. Queste cisterne sotterranee sono state costruite al posto di una basilica, di qua il nome, perchè Istanbul aveva bisogno di scorte di acqua in quanto soggetto ad assedi dal mare. Ci spostiamo poi, sempre a piedi al Gran Bazar, a dire il vero nonostante la sua grandezza non ha il fascino dei souk arabi, probabilmente per quell'atmosfera è meglio andare al mercato delle spezie egiziano, ma non avevamo tenpo. Dopo una breve sosta per provare un caffè turco, andiamo al ponte Galata per pranzare con uno dei famosi panini con lo sgombro. Al ristorante insistono per farci sedere, ma riusciamo a farcelo preparare da asporto e godercelo mentre passeggiamo sul ponte tra Europa ed Asia.
Si fanno le 16, andiamo in albergo, paghiamo il late check out (50% del prezzo della camera) e con un taxi torniamo in aeroporto.

Cisterne

Fila al Topkapi

Balik Ekmek panini con lo sgombro

Caffè turco

Topkapi

pescatori sul ponte galata


Alle 20.30 si parte per Amman. L'arrivo ad Amman comincia con una brutta sorpresa, l'autista che ci avrebbe dovuto accompagnare per tutto il viaggio in Giordania, non si presenta neanche a prenderci all'aeroporto. All'entrata si pagano 20 dinari giordani per il visto, c'è uno sportello di cambio subito prima del controllo passaporti dove prendere la valuta locale. Visto che il nostro autista era latitante, prendiamo un taxi e ce ne andiamo all'hotel Larsa: per strada cumuli di neve!
Circa 40 minuti dopo la partenza dall'aeroporto arriviamo in hotel e il tizio alla reception ci dice che il nostro autista ci sta aspettando all'aeroporto: alla buonora!
La camera è spaziosa ma non c'è riscaldamento in bagno e, con le temperatire da neve, non è il massimo. Dopo un po' telefona l'autista lamentndosi di non aver trovato nessuno, al che gli faccio noatare che i primi a non trovare nessuno ad aspettarci siamo stati noi, si scusa e conferma il resto del viaggio.
Itinerario: Da Amman day trips al luogo dove è stato battezzato Gesù, Madaba, Monte Nebo dove si crede che la terra promessa sia stata mostrata a Mosè.
Da Amman a Petra con sosta al castello crociato di Kerak. Notte a Petra e trasferimento ad Aqaba con sosta a Wadi Rum.
Ritorno ad Amman e trasferimento in aeroporto.
Prezzo con autista privato: 435€.
Il tutto organizzato da Mr. Joe che non ha chiesto alcun acconto, abbiamo pagato metà dopo due giorni di viaggio e il resto al termine dei servizi:  jordancaby@hotmail.com
Il mattino dopo l'arrivo che poi era il 24 dicembre lo passiamo a letto e ci sveglia la cameriera ai piani alle 14. Decidiamo di andare a vedere la cittadella e ci rendiamo subito conto di quanto l'albergo si fuori dal mondo: 1 ora per arrivare. La cittadella è posta sul cole più alto di Amman e comprende lcune rovine Romane tra le quali il tempio di Ercole è quella più interessante ed un piccolo museo archeologico con reperti che risalgono anche a 6000 anni fa. Faceva un freddo assurdo e, là in cima tirava pure un bel vento per cui il museo diventa l'unico luogo caldo in cui trovare un po' di ristoro.
vista dalla cittadella

tempio di Ercole

Anfiteatro Romano

Seguendo il consiglio della Lonely Planet, proviamo a scendere dalla cittadella a piedi; dopo qualche centinaia di metri il freddo vince e riprendiamo un taxi. A cena volevamo andare in un pub irlandese che si rivela essere chiuso, come per altro succederà per altri locali segnalati dalla Lonely Planet 2012, la sezione ristoranti andrebbe aggiornata. Comunque volevamo un posto caldo dove bere un paio di birre e optiamo per lo Houston's il cibo è decente, l'atmosfera allegra.
Il giorno dopo alle 9.30 viene a prenderci il nostro autista e cominciamo il giro dei dintorni di Amman. Partiamo da Bethany, dove è stato battezzato Gesù. Si arriva alla biglietteria e là viene a prenderci un pulmino, infatti non si può accedere alla zona con mezzi privati in quanto al confine con Israele e zona militare. Avete presente i film storici nei quali Gesù viene battezzato nel grade fiume Girdano? Dimenticateli, oggi il Giordano è poco più di un rigagnolo. La cosa curiosa è che i pochi metri di fiume appunto, separano Israele dall Giordania, basterebbero due bracciate per sconfinare, naturalmente se non ti sparassero prima.

Giordano

Israele

Giordania

Giordano

Bethany
 Da Bethany ci dirigiamo al Monte Nebu, qua facciamo un paio di foto in fretta e scappiamo in macchina perchè si gelava.

mappa della terra santa

vista dal Monte Nebo

 Poi ci dirigiamo a Madaba, cittadina famosa per i suoi mosaici in particolare quello all'interno della chiesa Bizantina di S. Giorgio che riproduce un'antica mappa della terra santa.

mappa della terra santa

chiesa ortodossa

mosaico Madaba

mosaico Madaba


Il mattino seguente, Natale, incontriamo il nostro autista e partiamo per Petra. Che dire, la scelta dell'hotel ad Amman è stata decisamente sbagliata: lontano dal centro, personale scortese, wi-fi che non funzionava, almeno il prezzo era basso 55€ colazione inclusa.
Sulla via di Petra, deviamo per fare una sosta al castello crociato di Kerak, la strada per arrivarci è davvero stretta, non asfaltata, con curve a picco sulla montagna, ad averlo saputo, visto che c'era del ghiaccio, avrei evitato la sosta, anche perchè del castello non rimangono che poche rovine.
Vista da Kerak

castello Kerak

Castello Kerak

Castello Kerak

Vista da Kerak

Arriviamo a Petra intorno alle 13, laciamo in fretta i bagagli in Hotel  e ci dirigiamoalle rovine. Entriamo verso le 14 e le rovine chiudono alle 17, il prezzo è 50JD. Una volta entrati si arriva al Siq, un sorta di gigantesco Canyon che ci accompagna per tutto il tragitto fino ad arrivare agli scavi. La camminata è abbastanza lunga ma all'andata è in discesa. Si possono prendere cavalli, cammelli o muli per evitare di camminare, comunque se ce la fate, consiglio vivamente di godervi la passeggiata. Alla fine del Siq, che poi in realtà è l'inizio della città antica, finalmente il Tesoro, il tempio di Petra che tutti conscono grazie ad Indiana Jones ed altri film. Da là si continua in discesa e si può scegliere se affrontare scalinate o sentieri in salita per raggiungere i vari templi sulle alture. Noi, raggiungendo quasi tutti i templi, alle 16,30 eravamo sulla via del ritorno, e non abbiamo mai trovato una gran folla, per cui il consiglio è: andate nel pomeriggio e non al mattino.

Siq

Petra

Petra

Petra

Petra

Tesoro Petra




La sera seguiamo il consiglio della Lonely Planet e ce ne andiamo all'Oriental restaurant, un posto semplice sulla strada principale dove poter mangiare della buona carne alla griglia. Volevamo poi andare a bere qualcosa al famoso Cave Bar, locale ricavato in una tomba millenaria, ma l'atmosfera ci sembrava un pò formale, così abbiamo optato per un pub Irlandese che avevamo visto sulla via principale.
Il mattino dopo alle 11 partiamo per Aqaba. Facciamo una sosta di un paio di ore a Wadi Rum, dove con un 4*4 ci dedichiamo ad un veloce giro nel deserto di Lawrence d'Arabia. Il giretto costa 50€ a macchina.

Wadi rum

Wadi Rum

Wadi Rum

Wadi Rum

Finito di giocare a Lawrence d'arabia, ce ne andiamo ad Aqaba, città del mar rosso che con i suoi 25 gradi si differenziava dal resto della nazione dove abbiamo patito il freddo. Per l'ultima notte abbiamo deciso di concederci il lusso del Kempkinski un resort 5 stelle affacciato sul golfo, in doppia abbiamo pagato 150€. Superati i controlli( controllano le nostre prenotzioni mentre siamo in taxi ancora fuori dal parcheggio, metal detector e controllo bagaglio orima di entrare), finalmente veniamo accolti con sciuygamano profumato e tè alla menta. Aqaba si rivela essere una cittadina davvero piacevole, nonostante i grandi resort sulla spiaggia, poi offre un centro storico pieno di piccoli ristoranti di pesce e negozietti di antiquariato. Cena di pesce al Floka e poi birra e sigaro sul balcone con vista mar Rosso. Il mattino seguente si riparte per Amman da dove, all'una di notte voleremo verso casa.

Kempinski

Kempinski

Aqaba

Floka

sulla strada del ritorno